Mi piacciono i sogni, mi piace farli, mi piace farmi raccontare da chi ne fa. Adoro sentire fin dove può arrivare una mente priva di freni. Forse da grande avrei dovuto fare lo psicologo, ma probabilmente questa strada mi avrebbe portato a rovinarmi il fascino di questa seconda vita inconsapevole che è il mondo onirico.
E quando si parla di sogni e fantasia non riesco a fare a meno di pensare a certi registi e in questi casi perdo ogni oggettività nel giudicare un film.
Ieri sera mi è capitato di vedere Tideland di Terry Gilliam (sottotitolo "Il mondo capovolto"), e devo dire che mi è piaciuto. Probabilmente la maggioranza di quelli che l'hanno visto mi diranno che è palloso e privo di senso e interminabile, tuttavia io l'ho apprezzato.
Gilliam è uno dei Monty Pythons e già per questo per me sta nell'olimpo; certo, gli scivoloni capitano a tutti, ma per ora i suoi film non mi hanno mai deluso.
Gilliam è uno in grado di prendere le sue fantasie più malate e imprimerle su pellicole low-budget e a me questo affascina tantissimo.
Tideland è una specie di Alice nel paese delle meraviglie al contrario, più angoscioso e tetro (se è possibile), le meraviglie si trasformano in deformità, male, perversione, ma con una naturalezza che mi ha colpito. La giovane protagonista è una bambina che non conosce la differenza tra bene e male, sano e insano, semplicemente perchè nessuno gliel'ha mai insegnata. Per questo motivo vive in un mondo tutto suo con personaggi da brivido, ma che nella sua fantasia diventano i eroi e demoni di una gigantesca fiaba che è la sua mente.
La critica che posso muovere al questo film è che è troppo lungo, ma trovo che dire che questo possa essere un difetto per un film mi sembra una baggianata. Se qualcuno deve dirmi qualcosa per bene non posso pretendere che mi faccia un riassunto o che tronchi il discorso a metà. Mi parrebbe una bestemmia.
Tideland è tratto da un libro (come era successo per Paure e delirio a Las Vegas), l'obiezione potrebbe essere che non è farina del suo sacco. Credo però che solo dei registi come Terry Gilliam o come Tim Burton potessero pensare di affrontare una trama simile.
Per gli stessi motivi avevo trovato molto poetico Big Fish (T.Burton). Molti erano rimasti delusi.
Sono un patito di queste atmosfere surreali e un po' prive di speranza, dove la polvere si mischia all'arsura, dove gli alberi sono avvizziti e il legno dei mobili sa di tarlato, è l'aria che mi sembra respirare quando ascolto Il suonatore Jones di De Andrè, o quando ho a che fare con Nick Cave musicista in Murder Ballads o scrittore in "E l'asina vide l'angelo" in cui è sempre presente quella decadenza, quel non sapere cos'è giusto.
Sarò malato?
Io non sono un critico cinematografico, io sono di quelli che quando il film inizia entrano in una specie di trance di due tempi e perdono ogni obiettività. Mi immagino di essere il regista, mi calo nei panni del protagonista, della comparsa, dello stuntman. Io il film lo vivo davvero, mi ci butto a pesce. Forse è infantile, forse è fin troppo innocente.
A ben vedere però, tutto quel che faccio nella mia vita lo faccio con la stessa intensità.
Che volete sono fatto così.
E quando si parla di sogni e fantasia non riesco a fare a meno di pensare a certi registi e in questi casi perdo ogni oggettività nel giudicare un film.
Ieri sera mi è capitato di vedere Tideland di Terry Gilliam (sottotitolo "Il mondo capovolto"), e devo dire che mi è piaciuto. Probabilmente la maggioranza di quelli che l'hanno visto mi diranno che è palloso e privo di senso e interminabile, tuttavia io l'ho apprezzato.
Gilliam è uno dei Monty Pythons e già per questo per me sta nell'olimpo; certo, gli scivoloni capitano a tutti, ma per ora i suoi film non mi hanno mai deluso.
Gilliam è uno in grado di prendere le sue fantasie più malate e imprimerle su pellicole low-budget e a me questo affascina tantissimo.
Tideland è una specie di Alice nel paese delle meraviglie al contrario, più angoscioso e tetro (se è possibile), le meraviglie si trasformano in deformità, male, perversione, ma con una naturalezza che mi ha colpito. La giovane protagonista è una bambina che non conosce la differenza tra bene e male, sano e insano, semplicemente perchè nessuno gliel'ha mai insegnata. Per questo motivo vive in un mondo tutto suo con personaggi da brivido, ma che nella sua fantasia diventano i eroi e demoni di una gigantesca fiaba che è la sua mente.
La critica che posso muovere al questo film è che è troppo lungo, ma trovo che dire che questo possa essere un difetto per un film mi sembra una baggianata. Se qualcuno deve dirmi qualcosa per bene non posso pretendere che mi faccia un riassunto o che tronchi il discorso a metà. Mi parrebbe una bestemmia.
Tideland è tratto da un libro (come era successo per Paure e delirio a Las Vegas), l'obiezione potrebbe essere che non è farina del suo sacco. Credo però che solo dei registi come Terry Gilliam o come Tim Burton potessero pensare di affrontare una trama simile.
Per gli stessi motivi avevo trovato molto poetico Big Fish (T.Burton). Molti erano rimasti delusi.
Sono un patito di queste atmosfere surreali e un po' prive di speranza, dove la polvere si mischia all'arsura, dove gli alberi sono avvizziti e il legno dei mobili sa di tarlato, è l'aria che mi sembra respirare quando ascolto Il suonatore Jones di De Andrè, o quando ho a che fare con Nick Cave musicista in Murder Ballads o scrittore in "E l'asina vide l'angelo" in cui è sempre presente quella decadenza, quel non sapere cos'è giusto.
Sarò malato?
Io non sono un critico cinematografico, io sono di quelli che quando il film inizia entrano in una specie di trance di due tempi e perdono ogni obiettività. Mi immagino di essere il regista, mi calo nei panni del protagonista, della comparsa, dello stuntman. Io il film lo vivo davvero, mi ci butto a pesce. Forse è infantile, forse è fin troppo innocente.
A ben vedere però, tutto quel che faccio nella mia vita lo faccio con la stessa intensità.
Che volete sono fatto così.
11 commenti:
Potrei dire molte cose, ma sarò concisa: questo blog mi piace sempre di più.
:-)
Ora sei nel blogroll :)
@ross: Grazie. ^^ La cosa è reciproca comunque. A ben vedere potrei chiamarvi tutti maestri. Bhè... con Baol lo faccio già.
@maestro-baol: Maaa!! Io scherzavo! Anche se in realtà mi piace stare nei bloggrolls... C'è un bel calduccio e tanta bella compagnia.
Per me questo è un attestato stappato con la forza.
Waz. Vergogna e felicità.
riuscire a farsi assorbire talmente da un film è... irripetibile, per me. Mi capitava molti anni fa, ormai la visione è spesso disturbata da precocentti, pensieri, valutazioni e via così.
Questo film di Gilliam non l'ho visto, ma rimedierò. Ho visto invece BIgFish e non mi era piaciuto più di tanto, soprattutto per il finale stomachevolmente banale...
E poi a me tim burton piace proprio pochino.
Ma Gilliam è tutta un'altra cosa.
Si sta parlando di un maestro!
big fish ha me è piaciuto tantissimo, questo di cui parli invece non ho ancora avuto il piacere di vederlo, ma condivido il tuo piacere e interesse per certe atmosfere. Nick Cave poi lo adoro. Tra i registi che hanno fatto dell'onirico il loro punto di forza mi piace ricordare il nostro fellini, che ok è super inflazionato, ma non tutti intendono quell'immenso mondo oscuro e onirico frutto dei suoi sogni e che lui con tanta forza ha citato, elaborato ed esplorato in ogni sua opera. Basti pensare a 8 e 1/2 giulietta degli spiriti la voce della luna, insomma, pardon che poi mi dilungo.
@alice: sicuramente questo film di Gilliam non è da considerarsi un capolavoro. Non è magari tra i più riusciti, ma a me qualcosa l'ha trasmesso. Ho letto recensioni anche abbastanza dure, ma non mi importa.
Ci sono stati film neppure belli, addirittura banali che in qualche modo mi hanno combiato un po' la vita. Almost Famous per esempio è uno di quelli. Non è un bel film, anzi, è banale e pieno di stereotipi, però l'ho visto nel momento giustoe mi ha fatto fare clack. Anche a me non era piaciuto molto il finale di Big Fish, ma in fondo quel che mi ricordo è una buona impressione e un sentirmi a mio agio nel vederlo. Che bello emozionarsi senza dover o voler giudicare o analizzare. Cerco di non perdere mai l'abitudine.
Grazie.
@paz(charlie-wazwaz): ecco, Fellini devo invece conoscerlo meglio. Forse ora è il momento. Ho visto Amarcord e mi ha messo a disagio. Non so perchè. Forse peroprio perchè Fellini è un regista inflazionato e mi aspettavo troppo.
Ritenterò.
Grazie.
p.s. Non temere di dilungarti. Fossero cose pallose... ma non c'è nulla di più stimolante per me che discutere di queste cose. E di musica, certo...
Nonostante tu rigetti il titolo di critico cinematografico, la tua è a tutti gli effetti una splendida ed intensa recensione e forse, proprio per questo, per la qualità della stessa e le emozioni genuine che esprimi, hai ragione a non volerti confondere con quella pletora di mistificatori che si spacciano per critici cinematografici.
Mi chiedo piuttosto dove l'hai visto dato che non sarà un film da multisale.
Lo cercherò nella mia città.
Ciao DMC
Daniele
@rockpoeta: grazie.^^ Il film è del 2005, uscito in Italia nel 2007. Penso potrai trovarlo a noleggio senza troppe difficoltà.
Ciao
eccomi qui da te...in un post che mi piace tantissimo x il "calore" che trasmette!
Vado a ruota libera...x nn fare sfuggire i miei pensieri....
Comincio....
I sogni nn solo mi aprono tante strade....ma è vero qllo che dici,anche i sogni degli altri,mi piacciono...mi piace leggere tutto e poi vedere che ognuno vede solo ciò che vuole!
Adoro t.burton,e big fish mi è piaciuto molto,fine compresa....il suo surrealismo sfiora angoli della mente ...oscuri....un po' come fa la vovoce di n.cave,dal primo sussurro!
Ah il film di gillian mi è piaciuto ,ma un po' troppo lungo e nn l'ho rivisto,più....
aspetta.....un momento....mi rileggo.....
ti rileggo.....
cavolo!
praticamente siamo d'accordo su tutto!?!
ehm....x un commento + trasgressivo...facciamo la prox volta,ok?
un grosso abbraccio ;)
graaaazie caroo!
il tuo blog, come complimentano i precedenti commenti, è veramente fatto con il cuore. autentico e no position. e ottimi gusti. mi piace come recensisci e mi piacciono le parole che usi. ammirevolissimo, w devil!
blebo
Tideland è un capolavoro. Io l'ho adorato.
Posta un commento