mercoledì 25 giugno 2008

Consolers Of The Lonely (The Raconteurs)

Siamo al grande caldo...
Finalmente è arrivato. E ora, come ogni anno, parte il toto lamentela, toto servizi inutili al TG e via dicendo. Chi prima aveva troppo freddo ora ha troppo caldo e giù di inutili frasi fatte. Non vi preoccupate, alla TiVVù hanno già detto che il caldo estivo durerà poco e che l'estate è destinata a finire in fretta lasciando spazio a pioggie e clima più autunnale già da agosto.
Certo.. allora si sarà impegnati a lamentarsi del fatto che "aspetta a piovere proprio quando prendo le ferie!".


Io dal canto mio mio me ne fotto.
Oggi sono nervoso, ma non per colpa del caldo. A me il caldo non dà così fastidio, non sono un tipo che suda e credo di essere a sangue freddo.
D'altronde da amante della montagna non posso che preferire il freddo...
Pensando però a voi poveri umani che ancora soffrite il caldo (in particolare ai leghisti che notoriamente sono a uno stadio evolutivo molto più indietro del nostro e non hanno capacità di adeguarsi ai cambiamenti climatici), consiglerò un album fresco fresco per l'estate, di quelli per pogare sotto il sole cocente e non sudare.
L'album in questione è Consolers Of The Lonely, scaricabile cliccando sul nome dell'album, (testi qui) dei The Raconteurs, la seconda band di Jack White (secondo me la valvola di sfoge del suo genio).


Comunque sia, è un bell'album. Non sarà una pietra miliare, non cambierà la storia della musica, ma a me piace, specialmente nei suoi sprazzi più violenti (come nel caso della potente Salute Your Solution). Ringrazio il buon XXI di avermi fatto notare questo album e questa canzone vero "pugno nei denti", da ascoltare a tutto volume e con la faccia di fronte alla cassa e la bocca urlante sul cono.
Fatevi un giro sul sito della band, specialmente se siete dei nostalgigi Fuckin'-nerds dei vecchi 386 e via dicendo...

Per quanto mi riguarda vi posterò il video e andrò a mangiare. Stasera son di fretta.
C'è la partita e terrò per la turchia. I tedeschi non mi stanno molto simpatici. D'altro canto ho una conoscenza turca (la simpatica Pelin) che mi fa ben guardare a questo popolo dalle mille sorprese.
Tengo per loro, sì (ma non sono di fretta per la partita di cui non mi frega nulla, ho i minuti contatti perchè devo uscire alla svelta per avvenimenti spiacevoli)
E ora VIDEO!

venerdì 20 giugno 2008

High on a ridgetop (The Youngbloods)

Ok... la rubrica del mercoledì è praticamente impossibile da rispettare visto che al mercoledì sono puntualmente in luoghi fuori dal mondo web.
In ogni caso io continuo stoicamente a mantenere vivo l'appuntamento settimanale con la musica.
Questa settimana voglio consigliarvi qualcosa di particolare, qualcosa di allegro e sufficientemente spensierato. Se vi piacciono i Blues Brothers e la colonna sonora dei loro film questo è un disco che potrebbe piacervi. Trattasi di "High on a ridgetop" dei The Youngbloods del '72.
Disco con sonorità blues e rock con qualche ben eseguita cover è un album piacevole e rilassante per i momenti di svago.


Personalmente l'ho scoperto per caso girovagando per internet tempo fa e mi è subito piaciuto.
La voce di Jesse Colin Young è delicata sembra quasi che abbia paura di far male, timida, come molte voci del primo rock & roll degli anni '50.
Provate. ^^
Nel frattempo ho scoperto che è uscito il nuovo romanzo sull'agente 007. Il nome del romanzo e del film che verrà prodotto a partire da questo è Devil May Care, tradotto in italiano con l'espressione "Non c'è tempo per morire".
A chi mi ha chiesto cosa ne pensavo in relazione al mio piccolo progetto musicale ho risposto "cazzo! Arrabbiato?!? Ragazzi è tutta pubblicità gratis! Il nome gira!". Certo.. quelli che mi conosceranno dopo quest'anno potranno pensare che io abbia preso spunto da James Bond per il mio nome... In realtà io non ho mai letto un libro nè visto un film dell'agente segreto più famoso del mondo. (Pensate che non so neppure cosa beve James Bond... il mio eroe è Jeffrey Lebowski e se prendo un drink è sempre e solo White Russian).


Tant'è... cosa posso farci? Devo cambiare nome? No.
E allora inutile arrabbiarsi. Tanto più che la traduzione italiana è orripilante (perchè non ci azzecca una fava) e spero sia quella che risalterà sulle locandine.
E allora andiamo avanti imperterriti. Si continui a studiare e non ci si perda d'animo.
La mia gita a Palermo è evaporata in una nuvola rossa e per questo sono un po' alterato. Ringrazio Desaparecida per la sua gentilezza e ospitalità, di cui approftterò in futuro... Ragazzi e ragazze del sud (anche tu maestro) sarà per un'altra volta. Come già ho scritto, non sono mai riuscito a scendere sotto Roma e ciò mi spiace perchè ci tengo. Cazzo... Manco fossi Calderoli.
In realtà sono andato a Malta una volta, ma sono saltato da Roma all'isola con un sol balzo...
Va bene signori... mi metto sotto. Tanto più che mi è saltata una corda alla chitarra e non ho voglia di mettermi a sostituirla. Prove finite per oggi. (Maledetto SOL).
A presto. ;)

lunedì 16 giugno 2008

Get Me Away From Here, I'm Dying (Belle&Sebastian)

Da domani sarò di nuovo a nella City per una settimana che non ho voglia di affrontare.
Chissà se il vicino avrà rimesso a posto la configurazione del modem in modo tale che io possa connettermi e non essere tagliato fuori dal mondo?
Il periodo è poco ispirato. Sarà tutta la pioggia che è caduta ad avermi annacquato il cervello.
Quando studio in realtà mi spengo sempre un pochino, ma ho pur sempre dei momenti di luce. Gioco con Fotosciop nelle pause ad esempio, produco... Spesso quando sono sui libri e magari sono stressato provo l'irrefrenabile impulso di scrivere, di mettermi alla chitarra e suonare; sarà perchè in realtà ho poco tempo e io adoro perderne.



Per questo esame però è diverso. Ho tutta la sessione davanti, svariati appelli da tentare... Posso addirittura pensare di badare alla media (anche se è l'ultimo esame e la sua influenza è ridicola).
Che periodo strano. Mi lascio passare cose e sensazioni addosso.
Sono apatico e poco reattivo e questo non è da me.
Ho proprio bisogno di una svolta.
Qualcosa che mi dia impulsi positivi, che sia in grado di farmi tornare a star bene di testa.
Un'avvenimento, una persona, amici... qualsiasi porca cosa.


Intanto si lavora per la tesi.
Per la verità mi arrabbio solo, perchè i problemi sono sempre tanti. Finora, come la petulante Alice, ho incontrato innumerevoli personaggi nel mio scleroso viaggio in questo dannato paese dei nullafacenti. Molti sono gentili, altri, stranamente i più incompetenti, sono abbastanza irritanti e antipatici.

La prossima settimana me ne andrò a Palermo (dove SICURAMENTE non toccherò le banane). Tre o quattro giorni ad accompagnare il mio il mio migliore amico (o comunque quello che conosco da più tempo visto che di buoni amici ne ho più d'uno). Non vedo l'ora di partire. Un po' di vacanza e di cultura, caldo e polvere, dialetti e buona cucina, case e gente, strade, strade e ancora strade.
Quindi anche DMC finirà sull'ISOLA... Benchè non sia QUELL'Isola. Soprattutto spero che l'aereo atterri con dolcezza. (Ach! Ho visto troppi telefilm)
Qualuno di voi è Palermitano? Che così potrei avere l'occasione di conoscere qualcuno di voi di persona, benchè i tempi siano molto stretti.
Il mio amato maestro so che abita altri luoghi, ma gli altri?
Siccome non sono leghista non ho pregiudizi e quindi non ho mai controllato le vostre provenienze.
Fatemi sapere.
Nel frattempo saluto e spero di poter tornare presto da queste parti a scrivere.
Connessione wireless a scrocco permettendo. (Torino mi farai impazzire!!)

Torino by night (sembra quasi una bella città)

sabato 14 giugno 2008

Ballad of the Broken Seas - Bubblegum (Mark Lanegan)

Fino a qualche giorno fa il mio sprovveduto vicino di casa a Torino lasciava la rete wireless scoperta, libera e senza passwords di sorta. Da mercoledì in poi questo fenomeno ha cessato di verificarsi e in tal modo il buon blogger si è visto tagliare fuori dal mondo-web.
Ma non disperiamo. Qui nel mio regno son sicuro delle mie possibilità e ora potrò postare l'ormai consueto consiglio sull'album della settimana. Anzi... preso dai sensi di colpa e da un impeto di magnanimità consiglierò ben DUE album dello stesso autore.
L'artista in questione è Mark Lanegan (ex cantante degli Screaming Trees) il quale s'è dato alla vita da cantautore solista senza mai sdegnare delle ottima collaborazioni.
Lanegan ha dato vita negli anni a numerosi album, tutti validi a mio avviso.
Negli ultimi anni ha collaborato in particolare con Isobel Campbell (ex voce dei Belle e Sebastian) partorendo due bei dischi.
Il primo è il mio consiglio numero 1.
Il titolo è Ballad of the Broken Seas. La particolarità di questo, come del successivo album, è il contrasto tra le voci dei due artisti. Uno coriaceo, roco, basso e tenebroso, l'altra angelica, delicata e limpida. Il contrasto è quantomeno curioso.



Io ho assistito o a un loro live a Torino e sono rimasto piacevolmente colpito.
L'impressione è quella di un camionista che parla con una statuetta di cristallo.
Certamente non c'è una smodata ricerca di originalità nel sound dei loro concerti e albums, ma il risultato è comunque piacevole.
Il secondo album (anche se la scelta è stata difficile) è Bubblegum, sempre di M. Lanegan, questa volta solo con la band.
Disco che si differenzia dagli altri per il maggior uso di effetti e di elettronica.



Siccome non voglio tediarvi con ulteriori disquisizioni chiudo questo post scritto sul modello di una relazione delle medie, sufficientemente freddo e aberrante scusandomi dello stile adottato e del ritardo.
Vi annuncio anche che per vane attese e inconvenienti legati alla lentezza e all'incompetenza degli enti pubblici torinesi la mia tesi è slittata a settembre/ottobre (CAZZO!)
Cio nonostante c'è un ultimo rognosissimo esame da preparare perciò il mio tempo per me e per voi è sempre risicato.


La buona notizia è che suonerò al Nuvolari Liberà Tribù di Cuneo (palco gigantesco) il 22 di luglio in apertura agli Holmes (gruppo svedese). Probabilmente la maggiorparte di voi che abita ai confini del paese di Fanculo non troverà motivo di gaudio in questa notizia. Se non altro potete gioire per la mia soddisfazione.
Personalmente mi sto già innervosendo al pensiero (se proprio vogliamo esprimerci in modo forbito e poco colloquiale).
Bhè. Godetevi la musica. A presto.

sabato 7 giugno 2008

Optimistic (Radiohead)

Ebbene dovevo immaginarlo.
Avrei dovuto saperlo che a definirmi animale sociale qualcuno mi avrebbe insignito di qualche strano titolo.
La brava Ross in realtà ha pensato di insignirmi del premio FOCA PRIDE dandomi del TRICHECO. ^^
Da buon epicureo guardo il bicchiere mezzo pieno e penso che poteva andarmi peggio; in fin dei conti son pur sempre rimasto un mammifero, sono in compagnia e comunque questa è la prima targhetta di cui posso ben bullarmi... Tanto più perchè è un premio inutile, il che è veramente simpatico.
Sfoggio:


Ora. Io non so per che cosa stia la "L." tra "foca" e "pride". Probabilmente non dovrei neppure chiedermelo.
Non so neanche in che cosa consista questo prestigioso riconoscimento (in quanto riconoscimento è prestigioso). Visto che non ho regole di sorta da seguire, penso che mi crogiolerò nel mio nuovissimo grasso di foca acquisito prendendomi un po' di tempo per pensare chi coronare di verdi allori.
Vi saluto e per quanto scontato e triste possa essere: VIVA LA FOCA!
(spero che qualcuno di voi risponda a tono)

mercoledì 4 giugno 2008

"O" (Damien Rice)

Ok... Sarò sbrigativo. Sta arrivando il coinquilino e ho fame.
Peccato dover essere sbrigativo, ma mi sento colpevole verso la mia creatura e qualcosa devo pur scriverlo.
Domenica sera ho assistito al conterto di Mark Lanegan e Isobel Campbell... Eccezionale, ma ve ne parlerò un'altra volta.
Ora vi consiglio l'album della settimana. Ne ho già saltato uno e mi sento colpevolissimo.
L'album in questione è il delicatissimo O (di Otranto) di Damien Rice.
Non starò a dilungarmi, mi limiterò a dirvi che è stupendo. Ascoltatelo e fatemi sapere che cosa vi colpisce di questo cantautore.



Personalmente trovo notevole la dinamica che riesce a dare ai pezzi nonostante la loro semplicità. tutto frutto di voce e chitarra, utilizzate in modo (per me) impeccabile, dal forte al piano con una poesia naturalissima che viene dalle dita e dalle corde vocali. A volte beata e a volte quasi piangente.
Buon Ascolto.